Colori del porfido

Colori Porfido

Colori del porfido

Il porfido, una pietra millenaria

In natura, fin dai tempi più antichi, sono presenti infinite tipologie e qualità di pietre differenti. Anche in Italia è enorme la quantità di pietre e minerali che vengono ricavati dalle montagne. Una delle pietre più richieste è il Porfido: genericamente sta ad indicare una qualsiasi roccia acida a tessitura porfirica con abbondanti fenocristalli. Rocce di questo tipo possono essere eruttive filoniane, ipoabissali o vulcaniche. Questa tipologia di roccia è stata già utilizzata nell’antichità dagli Etruschi e dai Romani. Veniva utilizzata per scopi artistici e per la costruzione di opere edili.

Le diverse tonalità del porfido

Questa roccia viene estratta in diverse località. Ognuna delle diverse aree dalla quale viene estratta dà origine a una particolare tonalità di colore, la conformazione geologica del giacimento. I diversi siti di estrazione sono per lo più di terra Lombarda, ma anche del Trentino. Andando più nello specifico sono anche a Cuasso al Monte in provincia di Varese e in provincia di Brescia, a Biennio, Val Camonica. A seconda delle diverse tonalità ricavate, la pietra viene utilizzata per scopi ben diversi. Viene applicata sia all’interno e anche all’esterno. Questo è possibile grazie alla resistenza che essa ha. E’ molto resistente sia al forte freddo e sia a temperature decisamente elevate.

Quali sono le diverse colorazioni?

In genere questa roccia, il Porfido, non ha un colore ben preciso, ma c’è un colore che prevale sugli altri. Come dicevamo il colore ed il cromatismo dipende molta dalla zona dalla quale viene estratta. Il colore varia dal grigio al verdino e dal violaceo al marroncino. Nel Trentino, specialmente nei comuni della Val di Cembra e sull’Altopiano di Pinè, il Porfido si presenta con le tonalità rosso, marrone, bordeaux, grigio e violaceo. Già da questa area è possibile ricavare diverse tonalità di colore, con la quale è possibile fare combinazioni di rilievo.