Cave di porfido in Italia

Pavimenti in porfido - cava

Cave di porfido in Italia

Perché scegliere il porfido?

Il porfido è uno dei materiali lapidei più conosciuti ed utilizzati: sin da tempi remoti e fino ad oggi, infatti, le strade ed i viadotti carrabili sono costruite in cubetti o in lastre di questa pietra eruttiva particolarmente dura e resistente, garanzia di durevolezza. Il porfido viene ancora utilizzato largamente a tale scopo, sia in progetti di riqualificazione urbana, che in ambito privato per il basso impatto ambientale, per le caratteristiche estetiche del minerale, per la versatilità dei cubetti, che permettono nel disegnare trame eleganti nelle pavimentazioni.

Dove sono localizzate le cave di porfido in Italia

Il largo impiego della pietra non si deve solo alle indubbie caratteristiche del materiale, ma anche alla grande disponibilità che si ha in territorio italiano. Le cave di porfido, infatti, sono localizzate nella zona a Nord Est di Trento, in quella che si definisce la piattaforma vulcanica atesina. È un’area che si estende per oltre ventisettemila chilometri quadrati, con uno spessore variabile che può giungere sino ai duemila metri di profondità. La sua localizzazione è tra i comuni di Albiano, San Mauro di Baselga di Pinè, Capriana, Comporta, Cembra, Ceola, Fornace e Lesignano, paesi che spesso danno il loro nome alla pietra per denotare un porfido con caratteristiche peculiari. È, dunque, una zona vastissima nella quale sono allocati gli stabilimenti dei produttori.

Tecniche estrattive

Estrarre e trattare il porfido è un processo particolarmente complesso: è lecito considerare questo materiale lapideo come l’equivalente vulcanico del granito. Per abbattere le pareti di roccia, dunque, si usano delle mine piane: i pezzi così ottenuti sono caricati da speciali mezzi pesanti e trasportati in laboratorio dove le rocce vengono spaccate in pezzi più piccoli, puliti e selezionati: nella cava, infatti, i colori sono sfumati. Infine subiscono il trattamento adeguato per esaltarne le caratteristiche e rendere il porfido adatto all’impiego al quale sarà destinato.